Leggi il nuovo numero della rivista dedicata ai trattamenti delle superfici e alle finiture organiche e inorganiche – edizione speciale dedicata al settore automotive!
L’auto è ancora un bene aspirazionale?
Il cliente aspirazionale è quel consumatore che, anche se non acquista regolarmente prodotti o servizi di lusso, lo fa occasionalmente per gratificazione personale o per dimostrare un certo status.
Per decenni, l’automobile ha incarnato libertà, potenza e stato sociale, rappresentando l’acquisto aspirazionale perfetto. È stata l’oggetto del desiderio per intere generazioni, un totem culturale e tecnologico che ha definito il Novecento.
Per la Generazione Z l’auto non rappresenta più necessariamente un sogno da inseguire: il valore simbolico dell’automobile si è affievolito, sostituito da priorità più fluide: sostenibilità, accessibilità, esperienza. Il possesso lascia spazio all’uso. In un mondo dove ogni bene può essere “on demand”, anche l’auto diventa un servizio più che un oggetto. È così che il car sharing e i modelli di mobilità integrata conquistano terreno, soprattutto nei contesti urbani.
Ma sarebbe un errore pensare che la passione automobilistica sia scomparsa. Piuttosto, si è polarizzata.
Da una parte, l’ascesa delle vetture elettriche – silenziose, tecnologiche, spesso percepite come fredde e poco appassionanti – risponde alla necessità di ridurre l’impronta ambientale. Dall’altra, le auto sportive, le classiche, le “macchine vere” continuano ad attrarre una nicchia di appassionati che cercano emozione, identità, artigianalità e status.
Come reagisce il mondo delle finiture superficiali a questa trasformazione del concetto di auto?
Tradizionalmente legato all’estetica e alla protezione del veicolo, il settore dei trattamenti e delle finiture superficiali sta vivendo una profonda evoluzione connettendosi profondamente all’esperienza che un consumatore fa di un veicolo, sia esso un’auto privata o condivisa, un aereo o un treno.
Da un lato, l’industria delle vernici investe in formulazioni più sostenibili: vernici a base d’acqua, cicli a bassa temperatura di polimerizzazione e rivestimenti ad alte prestazioni capaci di durare più a lungo e con minore impatto ambientale. Dall’altro, cresce la richiesta di finiture personalizzate e high-end,
specialmente nel segmento delle auto sportive e da collezione, dove la verniciatura diventa un’arte funzionale a raccontare unicità e identità. Persino nel car sharing, dove l’auto è spesso anonima, emergono soluzioni di wrapping e finiture modulari che permettono di riconfigurare rapidamente i veicoli per adattarli a contesti diversi.
Leggerete di questo e di come l’industria risponde a livello tecnologico alle esigenze di flessibilità, qualità e mantenimento della produttività degli OEM e dei loro fornitori per rispondere a queste nuove istanze di consumo, nella sezione speciale dedicata alle finiture nel mondo dell’auto e dei trasporti contenuta in questa edizione di ipcm®.
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