Tessere le lodi degli edifici green

Date: 22/09/2017
Autore: Redazione
Categorie: Altre news

Di Carola Duncan, Sustainability Lead Protective Coatings, AkzoNobel Sarete impressionati dagli sviluppi che si stanno verificando nel mondo dell'edilizia verde. Potreste dire che sono un po' di parte, dal momento che lavoro con un ruolo legato al marketingdella sostemibilità. Tuttavia le dinamiche di mercato sono affascinanti.

Invece di essere tradizionalmente trainato dall'Occidente, il mercato dell'edilizia "verde" è globale e basato sulle città. Effettivamente, le iniziative più ardite sono in Asia. Singapore, ad esempio, è ben conosciuto come un sostenitore della causa dell'edilizia green. Anche Shanghai, Tokyo, Pechino e Hong Kong hanno un notevole potenziale. Questa spinta appassionata verso la sostenibilità e la resilienza ha convinto AkzoNobel ad utilizzare il Sud Asia come un mercato di prova per determinare le esigenze in tema di green building dei clienti, soprattutto riguardo alle vernici protettive e intumescenti che noi forniamo. Se analizzate le ragioni che si celano dietro alla necessità di edilizia "verde", è chiaro che essa possa portare un grande contributo per raggiungere gli obiettivi di cambiamento climatico. Inoltre, dimostrano anche di essere un solido investimento. Lasciatemi spiegare. Negli ultimi dieci anni, le statistiche mostrano che l'edilizia "verde" ha guadagnato un maggior valore degli edifici, ha ottenuto affitti più alti e, di conseguenza, un ritorno dell'investimento più rapido. Possono sicuramente porre me stessa in relazione a questi aspetti. Come abitante di Colonia,una città tedesca di circa 1.2 milioni di abitanti, sono molto familiare con i temi quali l'inquinamento, la mancanza di spazi verdi e gli affitti elevati. E ciò accade in una città che è solo una frazione della dimensione di uno dei giganti dell'Asia menzionati più sopra. Comunque io abito, io vivo in un edificio a basso consumo energetico, quindi i costi mensili di mantenimento sono bassi. Su base annuale, come nucleo famigliare di due persone, consumiamo meno energia rispetto alla media di un nucleo famigliare di una sola unità. Quindi per me è vantaggioso, il proprietario dell'edificio e della natura che mi circonda. Nel grande schema delle cose, i rivestimenti non sono necessariamente visti come un grande contributo alla classificazione di un edificio a zero energia. Il loro impatto è generalmente considerato relativamente inferiore se comparato ad altri materiali edili, ad esempio acciaio e cemento, quindi spesso sono sottovalutati. Tuttavia, le vernici possono favorire l'impiego di acciaio, in contrapposizione all'acciaio, e hanno un impatto significativamente positivo, sia durante la costruzione che durante l'utilizzo. Qui seguono solo alcuni esempi del ruolo che le vernici protettive possono giocare: • Intercure 99, il nostro primer poliaspartico super rapido, riduce il consumo di materiali e di energia durante la costruzione; • la nostra gamma Interchar è tarata con il servizio Fire Design Smart per fornire la massima protezione in caso di incendio e per progetti in acciaio leggero; • Le nostre finiture polisilossaniche assicurano un aspetto estetico duraturo, quindi durante la fase di utilizzo di un edificio, sono resistenti contro i danni dei raggi UV, proteggendo l'edificio per un lungo periodo. Ci sono anche molti altri esempi nelle nostre divisioni Paints & Coatings che vengono utilizzate per un'ampia varietà di applicazioni, incluso il cladding, le facciate continue e gli interni. Devo dire che sono eccitata all'idea di sapere di più su come architetti, ingegneri e designer vedono il futuro degli edifici a consumo zero di energia e come le nostre soluzioni di rivestimento possono aiutarli a concretizzare la loro visione.