Come funziona la vernice più nera al mondo

Date: 23/09/2022
Categorie: Vernici

Negli ultimi anni sono state sviluppate vernici nere ultra opache e ultra piatte in grado di assorbire fino al 99% di luce naturale. Questa particolare proprietà non conferisce soltanto un valore estetico senza precedenti ma apre la strada a utilizzi davvero unici. Vediamo cos’è la vernice più nera al mondo e quali sono i settori in cui è stata impiegata.

Nel 2012, Surrey NanoSystems, azienda nata come spin-out dell’Advanced Technology Institute dell’Università del Surrey, inizia a studiare lo sviluppo di rivestimenti super neri in grado di migliorare le prestazioni dei sistemi di imaging elettro-ottici sensibili per applicazioni satellitari. Il risultato di questo studio è Vantablack® (Vertically Aligned Nanotube Array BLACK), una vernice costituita da una serie di nanotubi di carbonio in grado di intrappolare il 99,965% di luce naturale, rendendola di fatto “il materiale più nero mai creato dall’uomo”.

Dopo questa prima versione, che aveva dei limiti applicativi e produttivi, l’azienda ha progettato una versione spray del pigmento Vantablack (Vantablack VBx2), adatta sia per uso industriale sia per essere impiegata nel mondo dell’arte e dell’intrattenimento.

Nel 2016, l’artista britannico Anish Kapoor ha acquistato i diritti esclusivi di utilizzo di Vantablack VBx2 in ambito artistico, scatenando non poche polemiche.

Quest’azione forse poco etica dà tuttavia impulso a un nuovo studio portato avanti da un team di artisti e produttori di vernici guidati dall’artista britannico Stuart Semple che culmina nel 2019 con la creazione di BLACK 3.0, un’altra vernice nera ultra opaca e ultra piatta in grado di assorbire il 98-99% di luce.

Ma come funzionano esattamente queste vernici? Com’è possibile che siano in grado di assorbire la quasi totalità della luce naturale?

Le proprietà della vernice più nera al mondo

Sebbene le formulazioni specifiche di tali vernici siano, per ovvie ragioni, sconosciute, ciò che è certo è che i pigmenti utilizzati per formularle hanno una bassissima riflettanza solare.

Ad esempio, Vantablack è prodotto da nanotubi di carbonio molto corti che, una volta legati chimicamente, formano una struttura simile a un corallo che è altamente efficiente nell'intrappolare l'energia elettromagnetica dai raggi UV.

Invece, per ottenere BLACK 3.0, Stuart Semple e il suo team sono partiti da una formulazione di base delle vernici ma hanno sviluppato uno speciale polimero acrilico in grado di formare più legami di qualsiasi altro polimero acrilico presente sul mercato. Attraverso questo polimero è quindi possibile trattenere una maggiore quantità di pigmento e ottenere così una notevole densità e profondità di colore che non sarebbero altrimenti possibili. Alla formulazione vengono aggiunti anche dei nano-opacizzanti che appiattiscono i frammenti di luce residui senza compromettere il colore.

Esempi di utilizzo della vernice più nera al mondo

La capacità di queste vernici di rendere bidimensionale la superficie che ricoprono, creando l’illusione ottica di guardare dentro un buco nero, ha aperto la strada alla sperimentazione e sono già molti i brand che hanno impiegato il nero più nero per un progetto. Vediamo alcuni esempi.

Hyundai Pavillion

In occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang del 2018, l’architetto britannico Asif Khan ha rivestito un intero padiglione con Vantablack VBx2, rendendolo “l’edificio più scuro al mondo”.

La struttura, alta 10 metri e commissionata da Hyundai Motor, era composta da aste sormontate da minuscole luci bianche che sporgono dalle curve paraboliche "super nere" di tutti e quattro i lati del padiglione, dando l'impressione di stelle sospese nell'oscurità dello spazio. Parlando col noto giornale di architettura Dezeen, Khan ha spiegato che il suo intento era quello di creare “l'impressione di una finestra sullo spazio".

Per costruire il padiglione, la sottostruttura in acciaio è stata imbullonata in loco e poi rivestita per creare le superfici curve. Un'impalcatura è stata quindi eretta attorno al padiglione e ricoperta con una tenda per creare le condizioni adatte alla verniciatura a spruzzo di Vantablack. Durante la costruzione, la squadra ha dovuto fare i conti con il clima di montagna e con temperature comprese tra -15°C e -25°C.

© Luke Hayes
© Luke Hayes

BMW VBX6

In occasione del Motor Show di Francoforte, la casa automobilistica BMW ha presentato in anteprima mondiale la terza generazione della BMW X6, rivestendola interamente con Vantablack VBx2.

Poiché la vernice assorbe il 99% della luce naturale, rivestire in questo modo l’X6 ha alterato visivamente la percezione della tridimensionalità dell'auto, accentuando così altre caratteristiche del design come la calandra a doppio rene nel colore Iconic Glow, i doppi fanali anteriori e i fanali posteriori.

L’idea, che ha coinvolto Levitation 29, agenzia tecnica e creativa alla base del progetto, e Hussein Al Attar, il designer della X6, è nata da Christophe Koenig, portavoce per i modelli X di BMW, il quale ha proposto per la prima volta il concetto nel 2018. Sono serviti più di dieci mesi per concretizzarlo.

Call of Duty: Black Ops 4

In occasione del lancio mondiale del videogame Call of Duty: Black Ops 4 è stato creato uno spazio, chiamato Black Ops House e contenente esclusivamente una PS4 Pro e uno schermo, rivestito internamente ed esternamente con Vantablack VBx2.

L’obbiettivo era quello di regalare ai player un’esperienza totalmente immersiva, creando l’effetto ottico di giocare in un'oscurità senza fine.

© Activision

Uhørt AS

Uhørt AS, azienda scandinava di post produzione, ha rivestito il soffitto della propria sede aziendale con Vantablack. Il motivo? La vernice, assorbendo la maggior parte della luce naturale, è in grado di ridurre significativamente la luce diffusa riflessa dallo schermo, consentendo una più accurata correzione del colore nella postproduzione televisiva e cinematografica. Il processo di correzione del colore richiede, infatti, la chiara identificazione dell’intera gamma cromatica sullo schermo e la luce indesiderata riflessa dalle superfici della stanza rallenta il processo.

Per approfondire il tema e rimanere aggiornato sulle ultime novità dal settore dei trattamenti superficiali, vi invitiamo ad abbonarvi gratuitamente alla versione digitale delle nostre riviste tecniche.