Arkema si è classificata terza nella categoria prodotti chimici del Dow Jones Sustainability Index

Date: 13/12/2022
Categorie: Sostenibilità
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Arkema è stata premiata per il suo impegno e le sue prestazioni nella sfera ambientale e sociale.

Per il terzo anno consecutivo Arkema si classifica tra le aziende con le migliori prestazioni nella categoria ‘Prodotti Chimici’, con un punteggio di 83 su 100 nel Corporate Sustainability Assessment (CSA) di Standard & Poor. Arkema si è classificata terza nel Dow Jones Sustainability Index World 2022 e ha mantenuto la seconda posizione nel DJSI Europe.

Le classifiche riconosciute a livello mondiale confermano l’impegno e le prestazioni di Arkema nella sfera ambientale e sociale, nonché negli aspetti economici e di governance. L’azienda è stata infatti premiata per l’analisi e l’identificazione delle sfide relative ai materiali, per la gestione del rischio idrico e del prodotto, per i suoi report sociali e ambientali e anche per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

“La nostra ambizione in termini di responsabilità sociale d'impresa è il cuore della nostra strategia e della nostra cultura. Lo sviluppo del gruppo è focalizzato su tecnologie e applicazioni innovative, orientate verso la sostenibilità. I team di Arkema sono fortemente impegnati ad affrontare la sfida della decarbonizzazione e a supportare i nostri clienti nella loro ricerca di prestazioni sostenibili”, ha dichiarato Thierry Le Hénaff, presidente e CEO di Arkema. “Questa nuova e molto importante classifica premia i loro sforzi e i progressi costanti che hanno raggiunto. Arkema pone l’inclusione e la diversità al centro del suo successo, capitalizzando le differenze tra profili e livelli di esperienza per portare avanti la trasformazione del Gruppo, e tutti questi elementi sono stati riconosciuti nella classifica del 2022”.

Arkema si è posta un obiettivo ambizioso basato su un approccio SBT per ridurre le sue emissioni di gas serra secondo lo Scope 1 e lo Scope 2 e le emissioni secondo lo Scope 3 del 46% entro il 2030. Inoltre, lo scorso luglio l’azienda ha intensificato i suo sforzi volti a raggiungere l'obiettivo 1,5 °C di riscaldamento globale.

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