Leggi la nuova edizione della rivista dedicata alla prevenzione, protezione e mitigazione della corrosione – Edizione speciale sulla protezione catodica!
La sostenibilità non inizia con l’energia rinnovabile o con i materiali riciclati, ma con qualcosa di più silenzioso e concreto: la protezione dei metalli dalla corrosione. Prolungare la vita utile degli asset industriali, delle infrastrutture e dei componenti metallici è infatti la prima arma – e spesso la più efficace – per ridurre l’impatto ambientale e i costi legati alla produzione e alla manutenzione. Ogni anno, la corrosione genera perdite economiche enormi e un inutile spreco di risorse; prevenirla significa non solo risparmiare, ma anche evitare la necessità di produrre, trasportare e smaltire nuovi materiali.
Come vedrete nelle prossime pagine di questa edizione di Corrosion Protection, che contiene un focus sulla protezione catodica, la collaborazione interdisciplinare è una delle chiavi di sviluppo di nuove tecnologie sia protettive sia manutentive.
La protezione dei metalli, infatti, non è più un ambito confinato all’ingegneria dei materiali o alla chimica dei rivestimenti: oggi coinvolge fisici, data scientist, esperti di sensori, informatici e ingegneri ambientali. Solo unendo queste competenze è possibile sviluppare tecnologie capaci di prevedere, monitorare e contrastare il degrado dei materiali con precisione e tempestività.
Le soluzioni più avanzate nascono proprio dall’intersezione tra discipline diverse, dove la conoscenza dei fenomeni elettrochimici si fonde con l’intelligenza dei dati. Sensori intelligenti possono oggi rilevare variazioni minime di umidità, temperatura o potenziale elettrico e, grazie all’IA, trasformare questi dati in modelli predittivi che anticipano il rischio di corrosione. Il risultato è una manutenzione realmente preventiva, che riduce drasticamente il downtime degli impianti e i costi di intervento, migliorando al contempo la sicurezza e la continuità operativa.
Questi ultimi due aspetti sono importanti non solo dal lato della rilevazione e valutazione dei fenomeni corrosivi, ma anche dal lato dello sviluppo di sistemi di prevenzione della corrosione, che devono essere sempre più accessibili e pratiche. Tecnologie di protezione inorganiche ma non metalliche, ad esempio, che si installano in pochi minuti e con poco sforzo, o sistemi di pulizia e preparazione superficiale che non richiedono un’infrastruttura complessa per la loro gestione – spesso impossibile da installare in siti come le piattaforme offshore o i cantieri navali – rappresentano il futuro.
Di questo e di molto altro si parla nell’ultimo fascicolo di Corrosion Protection per questo 2025. Un numero molto ricco di contenuti internazionali, che provengono sia da istituti di ricerca prestigiosi sia da aziende che fanno ricerca in paesi dall’economia emergente, come l’India, a riprova della diffusione e dell’appeal sempre più globale di questa rivista tecnico- scientifica.
Fra le numerose fiere cui parteciperemo distribuendo questa edizione, vi è ADIPEC
ad Abu Dhabi il prossimo novembre: con 17 padiglioni espositivi e oltre 2250 espositori, la manifestazione sull’energia più grande al mondo porrà l’accento anche sulla protezione dalla corrosione, perché estendere la vita dei materiali significa estendere la vita delle infrastrutture.
La sostenibilità, in fondo, non è solo una questione di nuovi materiali, ma di intelligenza applicata a quelli che già possediamo.
LEGGI LA RIVISTA!